Ti è mai capitato di trovarti in un periodo in cui non potevi fare a meno di entrare su un e-commerce e scegliere articoli su articoli da comprare? Niente paura, a volte succede. Ci sono, però, dei casi in cui la compulsione non si riesce a controllare e, quindi, si spendono soldi in giro per negozi per oggetti che, in realtà, non servono a niente.
Quando questo succede non si parla più di shopping come piacere o passatempo ma come patologia.
Vediamo insieme cos’è lo shopping compulsivo e come si riconosce questo problema.
Cosa si intende per shopping compulsivo?
Si parla di shopping compulsivo quando si sente il bisogno incontrollato di comprare. Gli anglofoni hanno coniato un termine meraviglioso, ovvero shopaholism, andando a indicare perfettamente un disturbo legato alla dipendenza da shopping. In italiano, scientificamente, si chiama sindrome da acquisto compulsivo o oniomania (onios = in vendita, mania = follia).
Il pensiero di una persona che esce dai negozi piena di shopper bags e ricoperta di accessori fa vagamente sorridere, ma tieni presente che questa malattia in casi estremi, rovina la vita dei pazienti che ne soffrono: immagina che il tuo cervello all’improvviso decida in autonomia che devi comprare un oggetto, forse neanche necessario. Non riesci a controllare il desiderio di possederlo e quindi estrai la carta di credito e inserisci il codice nelle opzioni di pagamento. Cosa succede? Perdi soldi, rovini le relazioni, come accade con quasi tutte le ossessioni compulsive, e accumuli oggetti che non fanno altro che ricordarti la tua condizione. Un incubo!
Chi soffre di sindrome da acquisto compulsivo?
Sono soprattutto donne e di età compresa tra i 14 e i 25 anni. La patologia non nasce dal nulla: si stima infatti che l’80% delle pazienti soffrano di altri disturbi d’ansia o sociali che le spinge a entrare nei negozi per distendere i nervi e socializzare. E’ un bisogno, un po’ come il tossicodipendente percepisce la droga.
Queste persone ammettono di sentire un bisogno di entrare in un negozio e un cambiamento dell’umore quando escono con un oggetto appena acquistato tra le mani. E’ però una gioia che dura poco, perché si rendono subito conto di aver speso soldi inutilmente. Il circolo vizioso allora è innescato: compro, sono felice, divento triste perché capisco di aver sbagliato, provo ansia e la devo combattere comprando.
Quali sono i sintomi dello shopping compulsivo e come si cura?
- I compulsive buyers ammettono di pensare solo a comprare e sentono il bisogno di accedere agli e-commerce o visitare i negozi
- Per fare shopping saltano la scuola, non si recano al lavoro o trascurano le relazioni
- Non riescono a tenere sotto controllo i flussi di cassa, ovvero i soldi che entrano ed escono dal loro portafoglio
- Sono spesso accumulatori
- Non sanno spiegare il motivo che li ha spinti a comprare qualcosa Nei casi più gravi, è bene intraprendere un percorso di psicoterapia mirato a mitigare le cause dietro a un comportamento così distruttivo. Spesso, come si diceva, tutto parte da uno stato d’ansia ed è bene intervenire prima di tutto su quello.
Nei casi più lievi, il paziente potrebbe provare tecniche di rilassamento o correzioni autonome del comportamento attraverso esercizi di soppressione dell’ansia e socializzazione.