Non poteva non essere una donna la regista del film Cam Girl: Mirca Viola firma una pellicola tutta la femminile per un film incentrato su domande interessanti e attuali.
Proprio in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, il tema della ricerca del lavoro è sempre più attuale e sentito da molte persone, specialmente ragazze giovani con tanta voglia di mettersi in gioco.
Il racconto cinematografico di come quattro ragazze che per guadagnare lavorano presso un’agenzia di Cam Girl, ha riscosso un buon successo di pubblico e stimolato dei pensieri più approfonditi riguardo a tematiche come l’intrattenimento per adulti e le nuove tecnologie, per non parlare dell’aspetto del calo del lavoro e delle mancate assunzioni, con il relativo dilagare del cosiddetto smart working.
Vediamo insieme di cosa parla Cam Girl e in che modo ha affrontato un tema tanto controverso quanto interessante.
Trama Film CAM GIRL
Alice, Rossella, Gilda e Martina sono quattro amiche molto diverse che però fanno tutte lo stesso lavoro, sono infatti Cam Girl. Sono iscritte a un sito hot dove intrattengono uomini, ma anche donne, attraverso video in live. Gli utenti possono comunicare con loro in diretta e chiedere di fare alcune cose, sfidandole. Le ragazze hanno bisogno di visualizzazioni e di spiccare le une sulle altre e per questo motivo sono tentate di fare gesti estremi pur di farsi notare, diventare famose e guadagnare con la loro professione di Cam Girl.
Cosa sei disposta a fare per guadagnare?
Sono molti i motivi che hanno portato le ragazze a fare le cam girl, ad esempio dopo tanti stage sottopagati Alice deve trovare un modo per guadagnare, Martina invece è in attesa di sfondare come giocatrice di basket e vuole arrotondare; mentre Gilda fa la cameriera e non riesce a guadagnare abbastanza. L’unica che fa questo mestiere perché le piace e la diverte è Rossella, e in effetti è anche molto più brava delle altre.
Un fattore interessante che si trova nel film è che le agenzie per le quali le ragazze lavorano non sono proprio il meglio per loro, non pagano abbastanza bene e le trattano come semplici corpi in vendita. Per questo le giovani protagoniste decidono di aprire un’attività tutta loro e di mettersi in proprio. In questo modo dovranno fare i conti con la realtà delle cose e dichiarare apertamente qual è il loro lavoro.
Il film mette in evidenza un intero mondo perlopiù sconosciuto e mal considerato nella retrograda Italia e considera tutti i pro e i contro del lavorare come Cam Girl. Tra questi, anche i sentimenti sono cruciali per le ragazze che fanno questo lavoro, perché quando entra in gioco l’amore le difficoltà possono essere parecchie.
Le quattro ragazze scelgono autonomamente e in maniera coraggiosa quale destino percorrere, un destino rischioso come lo è mettersi in proprio e contare sulle proprie capacità e possibilità. Una scelta difficile, che le farà confrontare non solo con una società ostile piena di pregiudizi, ma anche con se stesse e con la loro personalità e i loro sentimenti.
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Un film senza pregiudizi
Quello di Mirca Viola è un film che non giudica, racconta e basta, non si pone come super partes ma rende lo spettatore partecipe della vicenda. Inoltre, parla di un mondo difficile da raccontare ma che ha in Italia e nel mondo un enorme giro di soldi, spesso guadagnati a discapito di giovani donne che guadagnano solo una misera parte. Entrare nel vortice del soft porn è molto facile e spesso molte vengono sfruttate. Proprio per prendere la situazione in mano Alice decide di mettere in piedi la propria agenzia e far lavorare le ragazze dietro compensi adeguati. Fare la cam girl è una professione vera e propria che si può fare da casa, ma se a farlo è una persona debole o depressa, cadrà facilmente preda di un sistema che non la valorizza e non fa altro che usarla.
In generale, il film Cam Girl è ben riuscito, con una colonna sonora niente male e delle protagoniste belle ed energiche interpretate egregiamente da attrici in gamba.